venerdì 27 aprile 2012

Italia Bene Comune




   "...siamo arrivati a mettere in campo una squadra veramente buona per le prossime Amministrative."

 
“Sono entusiasta delle candidature, grazie ad un percorso intenso, siamo arrivati a mettere in campo una squadra veramente buona per le prossime Amministrative. Le considerazioni che emergono sono chiare, prima fra tutte, in questa campagna elettorale i nostri candidati si troveranno davanti dei cittadini veri: pensionati, lavoratori, giovani, che vengono da noi anche per dire cose non gradite. Questa per il PD è una grande occasione per guardare i cittadini all'altezza degli occhi, per essere in campo e parlare con la gente andando porta a porta, interpretando e misurando il profondo disagio che vivono in questo momento di crisi”. Così il Segretario del PD Pier Luigi Bersani ha concluso la Conferenza Stampa di presentazione dei candidati a Sindaco del PD per le prossime Elezioni Amministrative del 6 - 7 maggio, quando saranno chiamati alle urne circa 10 milioni di cittadini in 1020 Comuni di cui 29 capoluoghi".

Parlando di crisi, Bersani ha commentato la caduta delle borse, che “evidenziano il rischio di un avvitamento tra austerità e recessione. Siamo in un momento molto difficile, c'è una nuova tempesta dei mercati, ma leggo analisi non sempre soddisfacenti. E' lampante - ha chiarito - il problema che in Italia e in Europa non stiamo rassicurando il mondo sulla capacità dell'Europa di coniugare rigore e crescita. Le ricette della destra europea sono state e sono un disastro. Non usciremo dai guai senza un cambio di leadership nella gestione della crisi, senza una riscossa dei progressisti".

E tornando alle Amministrative, Bersani ha ribadito "l'importanza di una deroga al patto di stabilità per i Comuni con i conti a posto e quindi l'opportunità di un confronto tra le forze politiche e il governo. I Comuni non sono la malattia, ma possono essere una parte della medicina - ha sottolineato Bersani - visto che il 70% delle opere pubbliche in Italia le fanno i Comuni. Quello è un rubinetto che va aperto - ha spiegato - per consentire una ripresa a breve dei lavori e un po' di pagamenti alle imprese che sono in crisi drammatica di liquidità. Bisogna mettere i Comuni in condizione di dare qualche risposta in più, perchè questo serve all'Italia".

Altro punto da affrontare durante la campagna elettorale, secondo il Segretario democratico, è il "tema del discredito della politica e dello smarrimento dei cittadini. Quelli che emergono dall'affaire Lega sono fatti sconvolgenti per l'opinione pubblica e anche per i dirigenti di un partito come il nostro, che sono abituati a dare al partito, non a prendere. Mettere tutti nel mucchio - ha chiarito Bersani - rischia di far arrivare a un punto di non ritorno. Non dicano a noi che ci svegliamo ora: i conti del PD - ha voluto evidenziare Bersani - sono certificati da una società esterna e abbiamo inventato le primarie e i codici etici". Sul finanziamento pubblico dei partiti il PD ha le idee chiare. Bersani ha difeso il finanziamento pubblico, ma ha anche chiesto che partano da subito controlli rigorosi. "Da Pericle, la democrazia ha sempre funzionato con il sostegno pubblico, per evitare che il più ricco e il più forte facesse il burattinaio e governasse la città. La democrazia da sempre è vissuta con un sostegno alla politica - ha detto il Segretario democratico - e da qui non si può deflettere. Il PD è disponibilissimo e ha tutta l'intenzione di rivedere il sistema - ha affermato Bersani - ma ridiscutere di questo richiede dei tempi e non accetterei che nell'attesa con i soldi del partito, qualcuno si ristrutturasse la casa. Servono immediate misure di controllo serio e serve partire immediatamente con la discussione di come ristrutturare la materia e su questo il PD è impegnatissimo".

In fine Bersani ha annunciato che domani sarà a Monasterace, in Calabria, per incontrare il sindaco Maria Carmela Lanzetta, dimissionaria dopo essere stata bersaglio di diverse intimidazioni mafiose. Cosa deve pensare chi è sul fronte e rischia la pelle dentro a questo generico discredito?", ha chiesto Bersani, "dobbiamo abbandonare chi è sul fronte? Dire che sono tutti disonesti? Non lo accettiamo. Per questo sarò a Monasterace per portare la mia solidarietà a Maria Lanzetta".