giovedì 21 marzo 2013

Facciamo il punto

Laura BOLDRINI
Presidente della Camera
già portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati

Piero GRASSO
Presidente del Senato
già Capo della Direzione nazionale antimafia


Questo è il cambiamento che propone e ha proposto il PD.

Il PD è il partito che ha preso più voti e ora
ha la responsabilità di guardare all'interesse collettivo.

Un accordo con il Pdl di Berlusconi è impossibile:
ha portato l'Italia sull'orlo del baratro
ha ignorato la crisi,
ha manifestato contro i giudici,
ha depenalizzato il falso in bilancio
ha annacquato la legge anticorruzione
.......




sabato 16 marzo 2013

Eletti nuovi presidenti di Camera e Senato: Boldrini e Grasso

Il Partito Democratico e il Centrosinistra dopo aver cercato di costruire candidature condise con le altre forze politiche ha scelto di votare Laura Boldrini e Piero Grasso come presidenti rispettivamente di Camera e Senato. Questo non vuole dire che hanno preso Camera e Senato. Hanno portato alla due presidenze una donna e un uomo di induscutibile valore e indipendenza di storia e di pensiero. Per il Bene Comune e il cambiamento

LAURA BOLDRINI (neo Presidente della Camera)
Nata a Macerata, 51 anni, una figlia, laureata in giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma. Nel 1989 ho cominciato la mia carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla FAO, dove mi sono occupata della produzione video e radio. Dal 1993 al '98 ho lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2013 sono stata Portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) per l'Europa Meridionale. In questi ultimi venti anni, lavorando per conto delle agenzie delle Nazioni Unite, ho svolto diverse missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda. Ho ricevuto alcuni riconoscimenti, tra i quali: la Medaglia Ufficiale della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004), il Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006), il Premio giornalistico alla carriera Addetto Stampa dell'Anno del Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti (2009), il Premio Renato Benedetto Fabrizi dell'ANPI (2011). Nell'aprile del 2010 ho pubblicato per Rizzoli "Tutti Indietro". Scrivo per diverse testate e tengo un blog su Repubblica.it e su Huffington Post.


PIERO GRASSO (neo Presidente del Senato)
Nato a Licata il giorno di Capodanno del 1945, Pietro Grasso (che molti continuano a chiamare Piero), inizia la sua carriera nelle istituzioni come pretore a Barrafranca dal 1969. Nella metà degli anni ‘70 arriva a Palermo come pm, in tempo per occuparsi delle indagini sulle connivenze tra mafia e affari, e dell’omicidio del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella nel 1980. Quattro anni dopo è giudice “a latere” del primo maxiprocesso contro Cosa Nostra, istruito da Falcone e Borsellino, e assieme al presidente della Corte Alfonso Giordano è stato l’estensore della sentenza di condanna per i 475 imputati. Dopo il maxiprocesso, arrivano i primi contatti con la politica.
Diventa infatti consulente della Commissione parlamentare antimafia, diretta prima da Gerardo Chiaromonte e poi da Luciano Violante. Nel 1991 l’allora Guardasigilli Claudio Martelli lo vuole come consigliere alla Direzione Affari Penali del ministero di Grazia e Giustizia, assieme a Giovanni Falcone. Dopo le stragi del 1992 e l’istituzione della Direzione Nazionale Antimafia, Grasso viene nominato procuratore aggiunto a Palermo e Firenze, dove si occupa degli attentati del 1992 e del 1993.

Dall’agosto 1999 all’ottobre 2005 è procuratore capo di Palermo, dove si segnala per l’arresto di 13 tra i 30 latitanti più pericolosi. Nel 2005 sostituisce Pier Luigi Vigna come Procuratore Nazionale Antimafia: una nomina non senza polemiche perché il favorito Gian Carlo Caselli venne estromesso da un emendamento “ad personam” inserito dal Pdl nella Riforma Castelli che di fatto spianò la strada a Grasso. Come Procuratore antimafia, Grasso ha guidato la DNA alla cattura, nel 2006, del capo di Cosa Nostra Bernardo Provenzano.

mercoledì 6 marzo 2013

Assemblea pubblica post elezioni

Giovedì 7 Marzo
ASSEMBLEA PUBBLICA
a Costa di Mezzate (ore 21)
nella sala sopra la palestra scuole elementari
 aperta a tutta la cittadinanza dove discutere pubblicamente
sui risultati delle elezioni e sulle prossime mosse che il Pd deve fare.
Sarà ospite il neo deputato bergamasco
del Partito Democratico Beppe GUERINI.

Spero che tutti voi possiate partecipare,
vi invito a diffondere l'invito il più possibile.

venerdì 1 marzo 2013

E ora?

Invece di fantomatici articoli di editorialisti in cerca di scoop...
cerchiamo di basarci sui fatti e sulle interviste virgolettate.

(di seguito estratto dall'intervista di M.Giannini di Repubblica a Bersani).
«Prima di tutto c`è da rispettare l`esito del voto. In secondo luogo c`è bisogno che ciascuno si assuma le sue responsabilità. A noi spettata prima parola perché abbiamo la maggioranza, larga alla Camera e relativa al Senato. E allora, per noi responsabilità significa cambiamento. Il cambiamento non è un`esclusiva di M5S. Anche noi l`abbiamo chiesto, l`abbiamo praticato e oggi e lo invochiamo con ancora più forza».

In che modo? Qual è la sua proposta per dare governabilità al Paese? 

«Voglio ribaltare lo schema. Mercoledì prossimo in direzione mi assumerò la responsabilità di formali fare la proposta di un governo di cambiamento, che segnali in modo netto il cambio di fase con sette - otto punti programmatici. Il primo tema è l`Europa.Voglio che il prossimo governo ponga una questione dirimente, di cui ho parlato al telefono con Hollande l`altroieri: l`austerità da sola ci porta al disastro. In sede europea, tutti devono mettersi in testa che il rientro dal debito e dal deficit è un tema che va spostato nel medio periodo: ora c`è un`altra urgenza assoluta, il lavoro. Il secondo tema è quello sociale. Il disagio è troppo forte, i comuni devono poter aprire sportelli di sostegno, bisogna sbloccare subito i pagamenti della PA alle imprese e introdurre sistemi universalistici negli ammortizzatori sociali. Il terzo tema è la democrazia. Il nuovo governo, immediatamente, deve dimezzare il numero dei parlamentari, abbattere gli stipendi al livello di quelli dei sindaci, varare leggi che regolino la vita dei partiti e non solo per i finanziamenti, che inaspriscano drasticamente le norme anti-corruzione e che regolino finalmente i conflitti di interessi. Ciascuno di questi punti si tradurrà in un specifico disegno di legge, che giorno dopo giorno farò pubblicare in rete già da giovedì mattina. Questo mi offrirà la gradevole opportunità di rilanciare anche qualche vecchia idea, come la creazione di un ministero per lo Sviluppo Sostenibile, visto che l`economia verde deve essere il cuore del nuovo governo che ho in testa».

P. Bersani