DOMENICA 15
SETTEMBRE a BAGNATICA a fianco dell'edicola dalle ore 9 alle 12
GAZEBO
TESSERAMENTO 2013
(sarà presente per l'occasione la nostra parlamentare
bergamasca Elena CARNEVALI).
Vi aspettiamo! Ora ti chiediamo 2 minuti per leggere anche il testo qui sotto
Dopo aver letto l'ultimo post di Grillo ho preso carta e penna e ho scritto questa lettera:
Caro Beppe,
io mi sono tagliato lo stipendio,
vengo in Aula in metropolitana,
porto i miei figli a scuola in autobus,
ho il 96% di presenze in Parlamento,
non rubo,
non ho conflitti d’interesse,
non sono in Parlamento da 20 anni,
mantengo la parola data,
ho vinto la battaglia per abolire i fax dalla pubblica amministrazione,
non voglio tornare a votare con il Porcellum.
Eppure sono un senatore del PD e non del M5S. E ne vado fiero, sono orgoglioso di appartenere a un Partito in cui:
il pluralismo è un valore e non un virus da debellare
i processi decisionali sono chiari e trasparenti
il candidato premier viene eletto da 3 milioni di persone
il mio leader non è né pregiudicato né condannato in via definitiva.
Perciò se credi davvero che l’onestà debba tornare di moda e il
Parlamento riconquistare la centralità decisionale perduta allora
comincia a dare il buon esempio: smettila di parlare sempre tu a nome
del Movimento e passa il testimone. Perché tu in Parlamento non ci sei. E
perché, fino a prova contraria, quello condannato in via definitiva sei
tu, non i parlamentari del PD.
Cordialmente
Un senatore (fiero di essere) del PD
Finalmente
qualcuno che tira fuori un po' di orgoglio
(anche se non è facile,ma è
in questi momenti si vede la differenza fra chi vale e chi segue la
corrente...
Caro Beppe,
io mi sono tagliato lo stipendio,
vengo in Aula in metropolitana,
porto i miei figli a scuola in autobus,
ho il 96% di presenze in Parlamento,
non rubo,
non ho conflitti d’interesse,
non sono in Parlamento da 20 anni,
mantengo la parola data,
ho vinto la battaglia per abolire i fax dalla pubblica amministrazione,
non voglio tornare a votare con il Porcellum.
Eppure sono un senatore del PD e non del M5S. E ne vado fiero, sono orgoglioso di appartenere a un Partito in cui:
il pluralismo è un valore e non un virus da debellare
i processi decisionali sono chiari e trasparenti
il candidato premier viene eletto da 3 milioni di persone
il mio leader non è né pregiudicato né condannato in via definitiva.
Perciò se credi davvero che l’onestà debba tornare di moda e il Parlamento riconquistare la centralità decisionale perduta allora comincia a dare il buon esempio: smettila di parlare sempre tu a nome del Movimento e passa il testimone. Perché tu in Parlamento non ci sei. E perché, fino a prova contraria, quello condannato in via definitiva sei tu, non i parlamentari del PD.
Cordialmente
Un senatore (fiero di essere) del PD