mercoledì 10 aprile 2013

Documento no al governissimo con il Pdl (documento)

Qui sotto trovate un ordine del giorno preparato dal coordinamento del circolo per dire no a un governissimo Pd-Pdl.
Vista la complicata situazione politica ci è sembrato opportuno preparare questo documento
per dare voce ai simpatizzanti e ai tesserati nonchè agli elettori democratici
che sono contrari ad un accordo di governo con il Pdl di Silvio Berlusconi e
cercare di spiegarne i motivi.

Vi chiediamo di leggerlo e di mandarmi il più presto possibile
una mail con nome e cognome se appoggiate
il contenuto del documento. (clicca su "continua a leggere" per visualizzare il documento completo)

Il Coordinamento del Circolo PD Punto D'incontro che raccoglie i paesi di Bagnatica, Brusaporto, Costa di Mezzate e Montello, alla luce della difficile situazione politica in cui si trova attualmente il nostro Paese dopo le elezioni politiche dello scorso mese di febbraio, valutate le diverse soluzioni possibili per il futuro del nuovo governo,
chiede
ai parlamentari del Partito Democratico di esprimere con voto palese e nominativo, ai fini della necessaria chiarezza nei confronti degli iscritti e degli elettori, la possibilità o meno di formare un governo con il PDL di Silvio Berlusconi. Si invitano tutti i Circoli del Partito Democratico a formulare analoga richiesta alle istanze superiori del Partito e ai parlamentari di riferimento.


Il Coordinamento del circolo e i firmatari del documento esprimono altresì nel merito il loro netto dissenso ad un governo politico con il Pdl di Silvio Berlusconi.
E' fuori discussione che il Paese avrebbe bisogno di un governo solido per affrontare le difficoltà della crisi e in condizioni normali tutti i partiti in Parlamento potrebbero trovare accordi su cose di buonsenso.
Temiamo però che con questo centrodestra (Pdl) sia impossibile e poco credibile farlo.
Dopo aver negato per anni la crisi economica, mentre governava(no), il Pdl di Silvio Berlusconi ha dovuto cedere il passo ad un governo di larghe intese guidato da Monti reso possibile anche grazie al sostegno leale del Partito Democratico. Questo governo, per rimediare all'incapacità del governo Pdl-Lega ha dovuto chiedere non pochi sacrifici agli italiani per evitare il baratro. Il Pd ha cercato di dare il suo contributo propositivo pur esprimendo alcune perplessità rispetto a certe scelte che non andavano nel senso dell’equità promessa. Il Pdl, al contrario, a 3 mesi dalla naturale scadenza elettorale ha di fatto sfiduciato il governo Monti scaricando tutte le responsabilità su chi aveva appoggiato il governo generosamente.


Perchè oggi dovremmo riproporre quello schema che il Pdl si è preso la responsabilità di far saltare? L'Italia ha bisogno di un governo di cambiamento di pochi punti che riavvicini la Politica ai cittadini, non dell'ennesimo governicchio tanto per tirare a campare...
Davvero crediamo sia fattibile fare riforme economiche e sociali con chi vuole da sempre mettere museruole alla giustizia, ha monopolizzato il sistema tv, ha sfasciato la scuola pubblica, (spesso privilegiando quella privata), con chi ha usato il Parlamento per farsi fare leggi su misura, chi ha depenalizzato il falso il bilancio?...
Ritieniamo che nel caso sia impossibile costituire un governo di cambiamento in tempi rapidi, l'unica soluzione sia quella di nuove elezioni, previa abrogazione o modifica dell'attuale legge elettorale.
Sulle riforme costituzionali sosteniamo con forza il dialogo con tutti i partiti per cambiare la legge elettorale (priorità), per poter per esempio ridurre il numero dei parlamentari e trasformare il Senato in una camera delle autonomie attraverso una Convenzione in Parlamento.
Auspichiamo che le decisioni del Partito siano prese negli organi preposti (direzioni, assemblee) e vengano presentate chiaramente e in modo più diretto possibile all'opinione pubblica attraverso una conferenza stampa e non come spesso accade tramite i commenti dei singoli dirigenti sugli organi di stampa che finiscono per screditare e annacquare la posizione votata dalla maggioranza.


Il Coordinamento del circolo

Nessun commento: