venerdì 5 marzo 2010

AMBIENTE E TERRITORIO


Milleproroghe, la casa ecologica può aspettare

di Monica Rubino

Rinviato al 2011 l'obbligo di installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per gli edifici di nuova costruzione. Rimandate anche le norme sul riciclo dei rifiuti e sull'inquinamento dell'aria
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Mentre in tutto il mondo si incentiva l’utilizzo delle energie alternative, nel maxi emendamento al Milleproroghe (Dl 194/2009) l'esecutivo ha introdotto una nuova proroga (fino al gennaio 2011) all'obbligo per gli edifici di nuova costruzione di installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

La norma era stata approvata con la Finanziaria 2008 (art. 1 comma289) del governo Prodi e prevedeva che tutte le nuove costruzioni, a partire dal primo gennaio 2009, avrebbero dovuto essere alimentate, sulla base di appositi regolamenti comunali, da fonti alternative come sole e vento, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa. Questo per adempiere e rispettare normative europee sottoscritte anche dal nostro Paese.

La casa ecologica, dunque, può attendere. Ma oltre a questo rinvio, il decreto in questione ha disposto altre importanti proroghe in materia di leggi ambientali. Vediamole nel dettaglio.

Riciclo dei rifiuti ed ecopiazzole
Rinviato al 30 giugno 2010 il termine per trasformare le ex “ecopiazzole” per lo stoccaggio dei rifiuti urbani in centri destinati ad incrementare la raccolta differenziata in base al Dm Ambiente dell'8 aprile 2008.

Tariffa integrata ambientale (Tia)
Proroga di sei mesi per la tariffa rifiuti. I Comuni non potranno passare prima del 30 giugno 2010 dalla Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) alla Tia (Tariffa integrata ambientale). Alla scadenza di tale termine, se il ministero dell'Ambiente ancora non avrà stabilito con un proprio decreto le componenti e i costi per la tariffa integrata ambientale, scatterà per i comuni la facoltà di adottare di propria iniziativa il nuovo sistema tariffario previsto dal Codice ambientale. La principale differenza fra la Tarsu e la Tia riguarda il metodo di calcolo, che prevede l'uso, oltre a dati fissi come la superficie della casa (Tarsu), di parametri più variabili e personali, come il numero degli occupanti l'immobile e l'effettiva produzione di rifiuti in termini sia quantitativi che qualitativi. Gli addebiti, pertanto, dovrebbero risultare più equi e meno gravosi per le famiglie numerose che abitano immobili di dimensioni ridotte.

Le tariffe e le agevolazioni continuano ad essere determinate dai Comuni, nel rispetto delle regole e dei metodi di calcolo fissati dalla legge. Cambia la gestione, che diventa totalmente esterna (possono essere utilizzate società private specializzate od agenti di riscossione locali), con ovvie conseguenze negative sui costi, e quindi sulle tariffe. Un altro principio che pesa sulla Tia è che essa deve, per legge, coprire il 100% dei costi del servizio, mentre per la Tarsu parte di essi erano coperti, nel bilancio comunale, da entrate diverse.

Inquinamento dell’aria
Rinviato al 29 aprile 2013 il termine per la riduzione delle emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti da parte di varie attività industriali e artigianali (autocarrozzerie, falegnamerie, panifici, rosticcerie e ristoranti) che rientrano nel campo di applicazione del dlgs 152/2006.

Composti organici volatili
Sono stati differiti a maggio 2010 i termini sulla limitazione delle emissioni di composti organici volatili (i cosiddetti Cov), derivanti dall'uso di solventi in alcune pitture e vernici e in prodotti per la carrozzeria.

Bacini idrografici
Differito dal 22 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010 il termine finale entro il quale i comitati delle Autorità di bacino nazionali dovevano adottare i piani di gestione dei bacini idrografici previsti dalla direttiva europea 2000/60/Ce. Tali piani garantiscono la difesa dei centri abitati dal rischio di alluvioni, la conservazione del suolo e la riduzione del dissesto idrogeologico.




(5 Marzo 2010)

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