giovedì 11 ottobre 2012

Polenta e 'ndrangheta



Sembrava ieri quando il pool della procura di Milano apriva e svelava un sistema di corruzione,concussione e finanziamento illecito ai partiti mai visto nella storia della Repubblica; sembrava ieri quando due dei giudici più famosi del mondo, simboli della lotta alla mafia, vennero barbaramente uccisi da quello stesso Stato che avevano giurato di proteggere e servire. Il primo evento è noto con l'espressione " Mani Pulite ", il secondo si riconduce agli anni delle stragi -1992-.
Ciò è storia ma nonostante siano passati 20 o 30 anni da quegli eventi, nonostante da Montecitorio siano sempre piovute promesse riguardo alla lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, ci rendiamo conto che non solo le mafie, intese come organizzazioni criminali , non abbiano subito danni ma addirittura siano paradossalmente state rese ancora più forti di quel che erano già.
Insomma parliamoci chiaro, strutture come la "camorra" , "'ndrangheta" o "cosa nostra" non solo in questi anni sono riuscite a radicarsi a livello sociale, ma addirittura - ed era una conseguenza inevitabile- nel sostrato economico. Cio ha portato di fatto a far si che attraverso un imprenditoria debole l'economia italiana venisse direttamente controllata, avvelenata e gestita dai clan.
Cio mi porta ad affermare, in congruenza ai recenti avvenimenti, che lo Stao ha perso la sua battaglia, ha perso la dignità di combattere, e ha perso l'unica possibilità che aveva di infliggere un colpo cosi duro alle organizzazioni  ciminali offerto da Falcone e Borsellino.
La popolazione Italiana nell'ultimo ventennio è stata bombardata da messaggi politici che dichiaravano esplicitamente che -la mafia non esiste-, che è un fenomento residuale del sud, ma di fatto le inchieste su Dell'Utri, poi rese inutili  in Cassazione, le inchieste su Cosentino e Saverio Romano, poi salvati dalla Casta, le infiltrazioni nella Regione Lombardia degli ultimi giorni, e decine e decine di inchieste insabbiate dalla stampa e dalle televisioni, ci hanno dimostrato che la realtà e ben diversa.
E' una realtà che ha svelato accordi inquietanti tra nuove forze politiche e vecchi regimi mafiosi, è una realtà che ha svelato come l'ndrangheta riesca a manipolare TUTTA l'imprenditoria del Nord -a partire da Torino fino ad arrivare a Venezia ( testimonianze del pentito Rocco Varacalli) -,è una realta che ci mostra come l'omertà della paura abbia lasciato il posto all'omertà per interesse.
Non bastano certo poche righe per fare il resoconto della fallimentare azione di governo contro le mafie attuata negli ultimi 20 anni.
Non bastano centinaia di arresti da parte della magistratura e forze dell'ordine se poi non sono supportate da un preciso programma di educazione alla legalità per le generazioni piu giovani nelle regioni "dimenticate dallo Stato" come Calabria, Sicilia, Basilicata e Campania.
Non bastano Cento passi se poi lo Stato Italiano non accompagna il cittadino in questo cammino duro e pericoloso.
Non bastano più.
Un tempo Giovanni Falcone disse che la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio, una sua evoluzione e una fine. Temo solo che la cosidetta fine possa coincidere con la fine della storia dell'uomo.

                                                                                          Andrea Santinelli

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