mercoledì 23 gennaio 2013

I partiti non sono tutti uguali. "Non si è ancora capito che quello diciamo facciamo?!"

http://www.repubblica.it/politica/2013/01/23/news/normal_0_14-51134161/?ref=HRER1-1

Tutte le spese nazionali previste dal Partito Democratico per la campagna elettorale che è appena iniziata. Rendiconto voce per voce.

Alcuni estratti dall'articolo...

La scelta politica della “sobrietà” è messaggio al Paese ma anche realismo davanti alla durezza delle cifre. “Siamo entrati in un’altra fase”, è il mantra che si ripete all’infinito dalle parti di Sant’Andrea delle Fratte. Perché con il taglio dei rimborsi elettorali (“Nominalmente del 50%, ma nei fatti del 70%) i margini di manovra sono stretti. L’intero partito è a metà strada di una ristrutturazione che si compirà solo a fine 2013. Il quasi dimezzamento dell’investimento per la campagna elettorale  2013 è solo un passaggio del processo di snellimento dei costi. Toccherà anche i dipendenti? Spero di no – sussurra Misiani –, è l’ultima cosa che vorrei fare”......
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 I soldi delle primarie. Scorrendo i dati messi già a bilancio cade la convinzione diffusa che quanto incassato a dicembre (due euro a votante) sia destinato a finanziamento diretto della campagna elettorale. Quei fondi sono rimasti in gran parte sul territorio. Al partito nazionale sono arrivati per ognuno di quei voti solo 0,50 euro. In totale 1 milione e 560mila. E non sono nel budget, perché l’operazione “Italia bene comune” a Sant’Andrea delle Fratte si è chiusa con un rosso di circa 160mila euro. Anche regionali, provinciali e i circoli hanno speso per l’organizzazione di primo turno e ballottaggio. Un parte è rimasta e sarà impiegata anche per la campagna. “Ma dal consuntivo finale si vedrà che sul territorio non sarà superiore nemmeno alla metà delle donazioni ricevute da chi ha partecipato alle primarie”. (da Repubblica del

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