http://www.repubblica.it/politica/2013/01/23/news/normal_0_14-51134161/?ref=HRER1-1
Tutte le spese nazionali previste dal Partito Democratico per la campagna elettorale che è appena iniziata. Rendiconto voce per voce.
Alcuni estratti dall'articolo...
La scelta politica della “sobrietà” è messaggio al Paese ma anche
realismo davanti alla durezza delle cifre. “Siamo entrati in un’altra
fase”, è il mantra che si ripete all’infinito dalle parti di Sant’Andrea
delle Fratte. Perché con il taglio dei rimborsi elettorali
(“Nominalmente del 50%, ma nei fatti del 70%) i margini di manovra sono
stretti. L’intero partito è a metà strada di una ristrutturazione che si
compirà solo a fine 2013. Il quasi dimezzamento dell’investimento per
la campagna elettorale 2013 è
solo un passaggio del processo di snellimento dei costi. Toccherà anche i
dipendenti? Spero di no – sussurra Misiani –, è l’ultima cosa che
vorrei fare”......
.......
I soldi delle primarie.
Scorrendo i dati messi già a bilancio cade la convinzione diffusa che
quanto incassato a dicembre (due euro a votante) sia destinato a
finanziamento diretto della campagna elettorale. Quei fondi sono rimasti
in gran parte sul territorio. Al partito nazionale sono arrivati per
ognuno di quei voti solo 0,50 euro. In totale 1 milione e 560mila. E non sono nel budget, perché l’operazione “Italia bene comune” a Sant’Andrea delle Fratte si è chiusa con un rosso di circa 160mila euro.
Anche regionali, provinciali e i circoli hanno speso per
l’organizzazione di primo turno e ballottaggio. Un parte è rimasta e
sarà impiegata anche per la campagna. “Ma dal consuntivo finale si vedrà
che sul territorio non sarà superiore nemmeno alla metà delle donazioni
ricevute da chi ha partecipato alle primarie”. (da Repubblica del
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